Carie dentali: quando si può prevenire invece che curare
La carie, esponendo in maniera progressiva i tessuti duri (smalto e dentina) e molli (polpa), provoca una sensibilità via via crescente a sbalzi di temperatura, sale e zucchero.
Il primo campanello di allarme che il nostro corpo ci invia è il cambiamento di colore nello smalto, che perde la sua lucidità per lasciare spazio all'opacità. Nel momento in cui la carie arriva a colpire la dentina, si nota chiaramente un solco scuro, contenete un ristagno di materiale (cibo e tessuti dentali disgregati). Quando il paziente inizia ad accusare mal di denti, significa che il processo cariogeno si è spinto in profondità, fino alla polpa dentale. Il dolore è quindi dovuto alla complicanza della carie primaria.
Pian piano che la carie evolve, il quadro clinico del paziente tende a precipitare.
In tali circostanze, la carie provoca i caratteristici sintomi della patologia:
- Alito cattivo
- Ipersensibilità a caldo, freddo, dolce, salato ed acido
- Dolore al dente che s’irradia nei tessuti circostanti
La carie è una malattia subdola che provoca la graduale distruzione di alcune porzioni della corona dentale: a partire da questo stadio, l’infezione cariosa può condurre a molteplici complicanze. Quando la carie distrugge i punti interdentali di contatto, l’infezione degenera fino ad attivare un’infiammazione della papilla interdentale (papillite), la sezione gengivale interposta tra due denti. Se diversamente colpisce il margine gengivale, la carie può dare origine a spiacevoli gengiviti croniche.
Quando trascurata, la lesione cariosa conduce all’infiammazione della polpa (pulpite), evolvendosi in ascesso fino alla totale distruzione del dente e della sua radice.
Tra le complicanze della carie dentale ricordiamo:
- Cisti
- Granuloma
- Gengiviti
- Gangrena pulpare
- Piorrea
In questi casi una semplice otturazione non è più sufficiente ed il dentista dovrà procedere all'asportazione della polpa infetta otturando i canali radicolare del dente (devitalizzazione).
Il trattamento d’elezione per la cura delle carie superficiali è l’otturazione, ovvero la sigillatura di tutte le fessure e canalicoli che i batteri hanno procurato al dente.
L’otturazione non può essere eseguita quando, raggiunta la dentina, la carie inizia il suo processo demolitivo anche nella polpa dentale. In tali circostanze, la carie ha dato origini a complicanze da trattare mediante un intervento di devitalizzazione.
Vademecum per la prevenzione dalle carie:
è Adeguata igiene dentale con spazzolino, dentifricio, filo interdentale e colluttorio
è Alimentazione corretta (limitare assunzioni di zuccheri, bevande zuccherate, ecc.)
è Sigillazione dentale, per proteggere lo smalto da eventuali processi cariogeni futuri
è Igiene dentale professionale ogni 6 mesi
è Smettere di fumare
è Controlli periodici dal dentista